Per quanto sembri un’epoca dalle tinte fosche,in giro si respira un’aria nuova. Umana, solidale, coraggiosa. Un risveglio delle coscienze che non si arrende, che resiste all’orrore dei tempi. E che spinge a uscire dal proprio guscio egoistico proponendo soluzioni e azioni creative.
Come scrive lo storico Arnold J. Toynbee, «quali esseri umani siamo dotati di libertà di scelta e non possiamo barare al gioco facendo passare le nostre responsabilità sulle spalle di Dio o della natura. Dobbiamo addossarcele noi stessi. Dipende da noi» (p. 11).
Nel Sutra del Loto i Bodhisattva della Terra si assumono la missione di trasmettere l’insegnamento buddista della sacralità della vita dopo la morte del Budda e prendono l’iniziativa spontaneamente, grazie al loro risveglio interiore. Noi, buddisti e buddiste che abbracciamo tale filosofia, siamo chiamati, chiamate, a far emergere da dentro di noi la saggezza della natura di Budda insita in ogni vita e ad agire di conseguenza. Adottando, come scrive Daisaku Ikeda, «un modo di vivere basato sulla convinzione incrollabile della dignità di tutti e tutte, sull’apprezzamento di ogni individuo, sul rimanere sempre saldamente ancorati alla terra delle persone comuni. Un modo di vivere essenzialmente pacifista, che rifiuta ogni estremismo violento animato dall’impazienza a favore di un gradualismo tenace che rispetti la nobiltà degli esseri umani» (p. 18).