«Il Budda desidera condurre tutti gli esseri viventi al bene supremo e aiutarli a ottenere la sua stessa condizione indistruttibile di felicità assoluta. Nel Sutra del Loto questo profondo desiderio è espresso in modo chiaro ed esplicito. Abbracciare e sostenere questo sutra significa entrare in azione colmi dello stesso vibrante spirito del Budda, mentre offendere il Sutra del Loto significa ripudiare il desiderio del Budda di condurre tutte le persone all'Illuminazione. [...] Ciò dà origine a sua volta a un clima generale in cui nessuno ha il minimo scrupolo nel sacrificare la felicità degli altri a beneficio della propria. In una società priva di umanità, in cui domina la mancanza di rispetto per la vita, non ci saranno soltanto disordini e conflitti interni, ma anche conflitti continui con le altre società». Questo scrive Daisaku Ikeda nella spiegazione della quarta parte del Gosho La scelta del tempo (p. 30), sottolineando così ancora una volta che trasformare in meglio il mondo parte da una scelta e da un impegno personale, e dunque è una nostra responsabilità individuale.
Anche attualizzare il messaggio di Ryunyo racchiuso nel Sutra del Loto, la bambina drago che ottiene la Buddità nella forma presente - al quale abbiamo dedicato lo speciale - è soprattutto una nostra responsabilità, ed è anche l'unico modo per trasmettere alle nuove generazioni la fiducia che la strada verso una società di valore comincia dalla capacità di riconoscere dignità alle differenze, proprie e altrui.
«Una sola parola di incoraggiamento può diventare una grandissima forza motrice per delle giovani vite che si stanno sviluppando» ricorda Ikeda (p. 52), facendo notare che Nanjo Tokimitsu - destinatario del Gosho oggetto dello studio del mese di aprile - quando incontrò Nichiren Daishonin per la prima volta aveva solo sette anni, e che a sedici si recò a visitarlo e ricevette istruzioni direttamente da lui. Sottolineando così quanto sia importante spronare i giovani affinché siano in grado di dimostrare appieno le loro potenzialità, perché un semplice messaggio incoraggiante può essere ciò che serve per cambiare la vita di una persona.
In apertura del numero riportiamo una breve cronaca della presentazione a Roma della campagna Senzatomica, un ulteriore appello alla responsabilità individuale e collettiva.
Anche attualizzare il messaggio di Ryunyo racchiuso nel Sutra del Loto, la bambina drago che ottiene la Buddità nella forma presente - al quale abbiamo dedicato lo speciale - è soprattutto una nostra responsabilità, ed è anche l'unico modo per trasmettere alle nuove generazioni la fiducia che la strada verso una società di valore comincia dalla capacità di riconoscere dignità alle differenze, proprie e altrui.
«Una sola parola di incoraggiamento può diventare una grandissima forza motrice per delle giovani vite che si stanno sviluppando» ricorda Ikeda (p. 52), facendo notare che Nanjo Tokimitsu - destinatario del Gosho oggetto dello studio del mese di aprile - quando incontrò Nichiren Daishonin per la prima volta aveva solo sette anni, e che a sedici si recò a visitarlo e ricevette istruzioni direttamente da lui. Sottolineando così quanto sia importante spronare i giovani affinché siano in grado di dimostrare appieno le loro potenzialità, perché un semplice messaggio incoraggiante può essere ciò che serve per cambiare la vita di una persona.
In apertura del numero riportiamo una breve cronaca della presentazione a Roma della campagna Senzatomica, un ulteriore appello alla responsabilità individuale e collettiva.