Nell'autunno del 1986 usciva il primo numero della rivista Duemilauno, che allo scadere del millennio è diventata Buddismo e società.
Se oggi compiamo vent'anni lo dobbiamo a tanti.
Prima di tutti al presidente Ikeda, nostro maestro, che come un genitore ci ha voluto prima che noi esistessimo e ci ha incoraggiato a formarci e a crescere seguendo l'insegnamento del Daishonin.
Poi lo dobbiamo alle tante persone che in tutto questo lungo tempo hanno collaborato, anche per poco e magari senza "firmare" nulla, con il cuore e il grande desiderio di contribuire all'impresa di fare un giornale italiano per kosen-rufu.
Lo dobbiamo anche ai tanti che ci leggono, che si sono abbonati e che continuano a farlo anche se non sempre riescono a leggere ogni numero dall'inizio alla fine. A quelli che ci apprezzano e anche a quelli che ci criticano con il desiderio di aiutarci a migliorare.
Infine, perché questa sia anche una ripartenza, ringraziamo e salutiamo i nuovi lettori, quelli che aprono il giornale oggi per la prima volta, con l'augurio di poter essere uno strumento veramente utile per approfondire la fede e lo studio, e un incoraggiamento a praticare con gioia e convinzione sempre maggiori.
Se oggi compiamo vent'anni lo dobbiamo a tanti.
Prima di tutti al presidente Ikeda, nostro maestro, che come un genitore ci ha voluto prima che noi esistessimo e ci ha incoraggiato a formarci e a crescere seguendo l'insegnamento del Daishonin.
Poi lo dobbiamo alle tante persone che in tutto questo lungo tempo hanno collaborato, anche per poco e magari senza "firmare" nulla, con il cuore e il grande desiderio di contribuire all'impresa di fare un giornale italiano per kosen-rufu.
Lo dobbiamo anche ai tanti che ci leggono, che si sono abbonati e che continuano a farlo anche se non sempre riescono a leggere ogni numero dall'inizio alla fine. A quelli che ci apprezzano e anche a quelli che ci criticano con il desiderio di aiutarci a migliorare.
Infine, perché questa sia anche una ripartenza, ringraziamo e salutiamo i nuovi lettori, quelli che aprono il giornale oggi per la prima volta, con l'augurio di poter essere uno strumento veramente utile per approfondire la fede e lo studio, e un incoraggiamento a praticare con gioia e convinzione sempre maggiori.