BS 247 / 1 agosto 2024

Facciamo ardere luminosa la fiamma della verità e della giustizia

di Minoru Harada | presidente della Soka Gakkai

immagine di copertina

Daibyakurenge | luglio 2024

Realizzare kosen-rufu significa lottare fino in fondo contro la natura demoniaca dell’autorità che fa soffrire le persone, per creare una storia di vittoria della gente. E aprire, attraverso il potere di ciascun individuo, la strada a un secolo di pace e felicità in cui ognuno possa risplendere e aiutare gli altri a fare lo stesso

«Questo giorno di scarcerazione
e di incarcerazione
è il simbolo del legame
di maestro e discepolo»
(NRU, 17, 181).

Il presidente Ikeda scrisse questa poesia in omaggio alla solenne storia di maestro e discepolo avvenuta il 3 luglio. Il suo maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, che era stato imprigionato dal governo militarista giapponese, fu rilasciato il 3 luglio 1945. Determinato a rendere giustizia al proprio maestro – il primo presidente Tsunesaburo Makiguchi, morto in carcere – il maestro Toda si alzò da solo per intraprendere la lotta di kosen-rufu, ovvero alleviare la sofferenza delle persone.
Dodici anni dopo, il 3 luglio 1957, il suo discepolo Daisaku Ikeda fu arrestato e imprigionato con l'accusa infondata di aver violato la legge elettorale in occasione di un’elezione suppletiva della Camera dei Consiglieri (Camera Alta). Dopo essere stato rilasciato, il 17 luglio, parlò al cosiddetto “Raduno di Osaka”1 dichiarando: «La vittoria finale appartiene a coloro che si sforzano con tenacia nella fede». In seguito riuscì a dimostrare pubblicamente la sua innocenza nel corso del relativo processo.
Noi miriamo a realizzare kosen-rufu: si tratta di lottare fino in fondo contro la natura demoniaca dell’autorità che fa soffrire le persone comuni e creare una storia in cui risuonino i canti di vittoria della gente. Significa aprire, attraverso il potere di ciascun individuo, la strada a un secolo di pace e felicità in cui ognuno possa risplendere e aiutare gli altri a fare lo stesso.
Il desiderio più sincero del presidente Ikeda era che i giovani continuassero a impegnarsi con nobile dedizione a kosen-rufu. Ecco perché molti anni fa, quando ero responsabile nazionale del Gruppo studenti, il presidente Ikeda fece dono a un nostro rappresentante di un cartoncino su cui era scritta la poesia che ho citato all’inizio.

Mostrare per primi l’esempio

Il maestro Ikeda compì ogni sforzo possibile per garantire che la crescente ondata di giovani Soka fosse in grado di assumersi la piena responsabilità di kosen-rufu. Ricordo come, cinquant’anni fa, nonostante i numerosi impegni e le scadenze di consegna dei suoi testi, riuscì a trovare il tempo per partecipare a quattro riunioni consecutive del Gruppo studenti nel mese di luglio. Organizzò con loro incontri in piccoli gruppi e fece delle foto commemorative. Si impegnò con tutto se stesso per parlare e incoraggiare calorosamente ogni membro che incontrava. In ciascuna di quelle riunioni ci esortò a diventare leader delle persone comuni che avrebbero costruito un secolo di vita.
All’epoca il presidente Ikeda era appena tornato dal suo primo viaggio in Cina e a settembre avrebbe dovuto visitare l’Unione Sovietica. Mentre incoraggiava e faceva crescere i giovani, dimostrava con il suo esempio cosa significasse essere un leader delle persone comuni attraverso azioni di “diplomazia umana”. 
«In una battaglia il generale è l’anima per i soldati» (RSND, 1, 545). Lo spirito di maestro e discepolo consiste nel prendere l’iniziativa per affermare la verità e la giustizia, aprendo la strada a una nuova era, e nel far crescere persone capaci mostrando per primi l’esempio.
Luglio è il mese in cui rinnoviamo il nostro voto di realizzare la vittoria delle persone comuni. Facciamo ardere luminosa la fiamma di kosen-rufu e generiamo un turbine di dialoghi per creare un cammino di speranza per tutta l'umanità!

NOTE
  1. 1. Raduno di Osaka: raduno della Soka Gakkai organizzato per protestare contro l'ingiusto arresto del presidente Ikeda, all’epoca responsabile di staff del Gruppo giovani, da parte dell'ufficio della procura distrettuale di Osaka in relazione al cosiddetto “incidente di Osaka”. La riunione ebbe luogo presso la Sala civica di Nakanoshima il 17 luglio 1957, il giorno del rilascio del presidente Ikeda dopo due settimane di interrogatori.

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