Avanziamo verso la realizzazione dei nostri sogni

Arcobaleni di speranza

Presto arriveranno le vacanze estive, un periodo di divertimento e spensieratezza. In Giappone i membri della Divisione Futuro si sono sfidati per partecipare alla Hope Essay Competition (concorso annuale di scrittura, n.d.t.) e alla Boys and Girls Hope Art Exhibition (mostra d'arte, n.d.t.) di cui quest'anno [2015] cade il trentesimo anniversario. I disegni esposti nel corso degli anni hanno toccato il cuore di visitatori provenienti da tutto il Giappone e da ogni parte del mondo. Voi membri della Divisione Futuro siete la speranza del mondo. Le vostre creazioni artistiche infondono speranza alle persone che le osservano, indipendentemente dal loro luogo di provenienza o dalla lingua che parlano.

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Questa serie di incoraggiamenti del presidente della Soka Gakkai Internazionale Ikeda, dal titolo Arcobleni di speranza, è rivolta ai bambini e alle bambine della scuola elementare Osamu Tezuka, fumettista Presto arriveranno le vacanze estive, un periodo di divertimento e spensieratezza. In Giappone i membri della Divisione Futuro si sono sfidati per partecipare alla Hope Essay Competition (concorso annuale di scrittura, n.d.t.) e alla Boys and Girls Hope Art Exhibition (mostra d'arte, n.d.t.) di cui quest'anno [2015] cade il trentesimo anniversario. I disegni esposti nel corso degli anni hanno toccato il cuore di visitatori provenienti da tutto il Giappone e da ogni parte del mondo. Voi membri della Divisione Futuro siete la speranza del mondo. Le vostre creazioni artistiche infondono speranza alle persone che le osservano, indipendentemente dal loro luogo di provenienza o dalla lingua che parlano. Il fumettista Osamu Tezuka (1928-1989) dimostrò pienamente il potere dell'arte con più di settecento opere, tra le quali i primi cartoni animati giapponesi come Astro Boy, Kimba il leone bianco, La principessa Zaffiro, La Fenice, Budda e molti altri. È probabile che i vostri genitori o i vostri nonni abbiano letto i suoi fumetti o visto i cartoni animati basati sulle sue storie. Tezuka ha influenzato molti altri fumettisti, tra cui gli artisti Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko (noti con lo pseudonimo di Fujiko Fujio), i creatori di Doraemon. Tezuka nacque nel 1928, l'anno in cui sono nato io. Da piccolo era magro e aveva i capelli naturalmente mossi. Portava gli occhiali, cosa rara tra i bambini di quell'epoca, e per questo veniva preso in giro, ma incoraggiato calorosamente dalla madre riuscì a superare questa situazione. Tuttavia anche da adulto non dimenticò mai il dolore e la tristezza per essere stato deriso da piccolo. Essere prepotenti nei confronti degli altri o permettere ad altri di farlo è assolutamente imperdonabile. Per non pensarci e non lasciarsi prendere dallo sconforto, Tezuka leggeva i fumetti. Benché all'epoca non fossero un genere molto ben visto dalla società, sua madre gliene regalava tanti pur di vederlo felice. A dire la verità, le piaceva anche leggerli al figlio ad alta voce. Il piccolo Tezuka arrivò ad amarli così tanto da rileggerli ripetutamente, imparandone a memoria le immagini e i testi. Con tutti quei libri di fumetti presenti a casa sua, i bambini che prima lo avevano preso in giro iniziarono a fargli visita per vedere la sua collezione e presto smisero di deriderlo. Tezuka iniziò a disegnare storie a fumetti e a farle leggere agli altri per divertimento. Aveva trovato il suo tesoro, il suo talento speciale. In seguito nelle storie avrebbe inserito le sue esperienze personali. I suoi capelli, per esempio, gli ispirarono quelli di Astro Boy, che divenne un eroe tra i bambini e i ragazzini in Giappone e in tutto il mondo. Tezuka spesso rendeva i suoi protagonisti unici e diversi da tutti gli altri. Credeva che ogni bambino possedesse un meraviglioso tesoro, il proprio unico talento, e io concordo pienamente con questa convinzione. Tezuka riuscì a diventare un fumettista professionista grazie all'aiuto e al sostegno di molte persone, tra cui il suo insegnante di scrittura, che sottolineava l'importanza di scrivere molto ed esprimere ciò che si intende dire anche quando lo stile e la grammatica non sono perfetti. A volte il piccolo Tezuka si ritrovava a scrivere ben cinquanta pagine per un solo tema. Più si scrive, più emergono liberamente le idee. Attraverso la scrittura Tezuka provò la gioia di creare storie. Il suo insegnante lo incoraggiò anche a disegnare fumetti. Quando il giovane giunse al punto di dover decidere se coltivare o meno il sogno di diventare fumettista, fu sua madre a sostenerlo fino in fondo. Anche voi siete circondati di persone che vi incoraggiano e vi sostengono, fra le quali possono esservi i genitori e altri membri della famiglia, o i vostri insegnanti. Quando avete un problema, cercate di condividerlo con gli altri, non esitate a chiedere consigli. In questo modo troverete sicuramente la strada verso la soluzione. Tezuka un giorno incoraggiò un gruppo di alunni delle scuole elementari a coltivare più sogni. Diceva che se si ha solamente un sogno e non si riesce a realizzarlo, poi ci si ritrova a non sapere cosa fare. Oltre a voler disegnare fumetti, Tezuka desiderava diventare medico o entomologo (studioso di insetti). Così, a sei anni dall'inizio della sua carriera di fumettista, superò l'esame per praticare la professione di medico. Leggeva avidamente testi della letteratura mondiale, di scienza e di storytelling comica tradizionale giapponese, che lo aiutavano a creare le sue storie e lo ispiravano a coltivare molti sogni. Un sogno non è qualcosa che ci viene donato, è qualcosa che scopriamo da soli, in base ai nostri interessi. Sfidandovi su diversi fronti potrete spiegare le ali dei vostri sogni. Osamu Tezuka cambiò la sua firma di artista di manga aggiungendovi un carattere dal significato di "insetto". Vi domanderete perché. La città di Takarazuka nella prefettura di Hyogo (regione del Kansai), dove Tezuka trascorse la sua giovinezza, era un luogo dal ricco ambiente naturale. Da ragazzino Tezuka amava gli insetti e ne andava alla ricerca nei boschi e nei parchi con gli amici. Quando ne prendeva in mano uno, questo si agitava incessantemente per scappare verso la sopravvivenza. Osamu era estremamente colpito dallo spirito combattivo di quelle minuscole creature. Un giorno, sfogliando un libro sugli insetti, ne vide uno il cui nome era simile al suo: "osamushi". Ciò lo ispirò a inserire il carattere dal significato di "insetto" ("mushi") nella sua firma. La seconda guerra mondiale Presto sopraggiunse un'epoca in cui vite preziose sarebbero state spazzate via una dopo l'altra: la seconda guerra mondiale. Io e Tezuka avevamo tredici anni quando scoppiò la guerra del Pacifico. Con l'intensificarsi del conflitto, le lezioni scolastiche vennero cancellate e gli studenti mandati a lavorare in fabbriche di armi o in altri impieghi per contribuire allo sforzo bellico. Tezuka fu colpito da un attacco aereo nel posto in cui era stato mandato a lavorare. I bombardieri fecero piovere bombe fino a bruciare tutto e molte persone persero la vita. Non c'è niente di più prezioso della vita e non c'è niente di più crudele o folle della guerra, che distrugge la vita. Nelle sue storie Tezuka non smise mai di sottolineare la preziosità della vita. Dopo la guerra conobbi il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, e iniziai a lavorare come caporedattore della rivista per bambini Avventure dei ragazzi. Pare che Tezuka fosse stato uno dei lettori di Avventure dei ragazzi e in seguito disse che, di tutte le riviste di quel periodo, questa era una delle poche con le quali avrebbe voluto collaborare da fumettista. Forse aveva compreso il desiderio e la passione che impiegavamo per farla diventare la migliore rivista del Giappone, infondendo speranza e incoraggiando i sogni dei bambini che erano stati segnati dalla guerra. Successivamente collaborò a una delle riviste della Soka Gakkai. Nel 1982 partecipò al Festival culturale per la pace nel mondo organizzato dalla Soka Gakkai presso la prefettura di Saitama e lodò le esibizioni dei giovani descrivendole come rappresentazioni in miniatura della pace nel mondo. Tezuka considerava gli esseri umani dei compagni di viaggio e di vita su questo prezioso pianeta. Sottolineò inoltre l'importanza di prendersi cura e valorizzare i bambini, convinto che essi avrebbero generato idee brillanti per il futuro del nostro pianeta, in particolare perché avrebbero potuto vivere fino a vedere con i loro occhi persone nate e cresciute in una stazione spaziale. Anch'io mi rivolgo a tutti voi, miei giovani amici, che siete i "rappresentanti del futuro" e avrete un ruolo importante su questo pianeta, per esprimere le mie sincere speranze per il vostro successo. Ognuno di voi possiede un potenziale e una forza sconfinati, oltre che un futuro e una missione illimitati. Mi auguro che quest'estate vi sfidiate con gioia. Pubblicato su Boys and Girls Hope News, mensile della Soka Gakkai dedicato ai bambini e alle bambine delle scuole elementari, del 1 luglio 2015 (Traduzione di Lisa Michieletto)

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